Dal tempo dei Maya fino ad arrivare al millennium bug passando per Nostradamus, la nostra cultura è infarcita di profezie e premonizioni che hanno dato un tempo e un luogo esatti in cui si sarebbero verificati grandi sconvolgimenti. Ciò dimostra l'attitudine degli uomini a guardare più in là dei loro anni per giocare d'anticipo sul Tempo. Tuttavia, nulla di tutto questo ci ha preparati a questo giorno fatidico. Si, perché questo giorno è entrato nella storia ben prima che si verificasse, oggi è il 21 ottobre 2015, oggi Marty e Doc arrivano nel futuro.
Anche se non siete appassionati della trilogia migliore di tutti i tempi sarete senz'altro a conoscenza del valore di questa giornata. In tutto il mondo stanno avendo luogo eventi a tema e proiezioni di Ritorno al Futuro II. Per quel che mi riguarda ho già avuto ventuno collassi e la giornata è ancora lunga.
Non è facile essere qui, sulle pagine di The Bottom Up, a parlare del film che ha segnato tutta la mia esistenza; ricordo ancora la diffidenza degli altri bambini quando li esortavo a non ledere il continuum tempo-spazio e le lacrime che sgorgavano copiose nel momento in cui la DeLorean... no, non ce la faccio a continuare...
Traumi infantili: altro che mamma di Bambi. Fonte: YouTube |
A distanza di anni credo ancora che ci siano cose peggiori del complesso edipico a vietarvi di incontrare i vostri genitori. E ci sarebbero decine di altre cose che “sarebbe bello ma meglio evitare che sennò distruggiamo l'intera galassia” ma per questo vi esorto alla visione della trilogia.
Una miriade di eventi e proiezioni in tutto il mondo, dicevamo. In previsione di questa data, in rete e alle convention si è molto dibattuto sulle tecnologie mostrate nel 2015 di Ritorno al Futuro II: indubbiamente l'invenzione di portata più vasta è stata la videochiamata, diffusa su pc e smartphone e non relegata alle TV come accade nel film. Bocciati dal mondo reale sono stati, invece, i Google Glass corrispettivo degli stilosissimi occhialoni a marchio JVC presenti nel film. Tuttavia, che si pensi di aver raggiunto o superato lo stadio tecnologico del film, quello che lega i fan a Ritorno al Futuro è qualcos'altro: a Zemeckis (in compagnia di Spieldberg e Bob Gale) si deve la creazione di un'immagine dell'avvenire fantasiosa e scanzonata, impregnata di meravigliosa e variopinta estetica direttamente dagli anni Ottanta, il decennio che più di tutti ha guardato al futuro.
"Il Futuro..." Fonte: Google |
La nostra “linea temporale” è naturalmente diversa da quella tratteggiata dal film, il nostro mondo è gravato dalla crisi economica, dalla fame e dal terrorismo (ma l'elenco sarebbe più lungo). Sotto molti aspetti, la nostra è più simile alla società di trent'anni fa (o a quella del 1984 orwelliano) piuttosto che a quella immaginata dal film. Nell'edizione celebrativa della trilogia, uscita proprio oggi, è presente un corto intitolato Doc Brown saves the World in cui il personaggio interpretato da Christopher Lloyd ci spiega perché il nostro 2015 è diverso da quello del film, nella stessa occasione la Universal ha caricato sul tubo un invito del buon Doc a costruire un futuro migliore.
Ritorno al Futuro rappresenta una delle ultime visioni dell'avvenire fiabesche e spensierate, quando questa giornata sarà trascorsa il suo futuro farà parte del passato, cosa accadrà ora? Dobbiamo aspettarci il dominio delle macchine alla Matrix/Terminator o ci aspetta qualcosa di diverso? Non lo so. Voglio il mio volopattino.
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