Calcio - Top e Flop della Sesta giornata di Serie A

TOP

Orestis Karnezis (Udinese – Cesena 1-1)
Fonte: vocidisport.it
Se siete di Udine, o se abitate vicino Udine, o se conoscete qualcuno che tifa Udinese, o se seguite il calcio italiano anche solo di sfuggita, non potete non aver sentito parlare di Simone Scuffet. Il povero classe ’96 si è trovato sulle spalle la croce di “Nuovo Buffon”,  peso non proprio lieve da portare. E tempo un’estate si è trovato da primo incontrastato a secondo portiere (forse in virtù di un piano condiviso tra la società dei Pozzo e Antonio Conte per portarlo in Nazionale entro i prossimi anni, o forse solo perché Stramaccioni non lo vede). Al suo posto è stato accolto con un certo scetticismo iniziale Orestis Karnezis, e poco importava che fosse il titolare della nazionale greca e che fosse stato cercato dal Benfica in estate. E Orestis ha ripagato lo scetticismo con prestazioni importanti, mostrando numeri da vero campione tra i pali. Andatevi a vedere le parate del primo tempo contro il Cesena, o quelle della scorsa stagione contro il Parma.

“Big Mac” Maccarone (Empoli - Palermo 3-0)
Oleggio, Soccer Boys Turbigo, Milan, Modena, Prato, Varese, Prato, Empoli, Middlesbrough, Parma, Siena, Middlesbrough, Siena, Palermo, Sampdoria, Empoli. Trentacinque anni compiuti da un mese e tredici casacche diverse tatuate sulla pelle. Ma Massimo “Big Mac” Maccarone era sparito dal radar del grande calcio qualche anno fa, al tempo di Siena. Diventa infatti il secondo miglior marcatore di sempre della squadra della città del Palio, dove rimane per quattro anni, segnando in totale 49 reti. Dal 2010, ovvero dall’abbandono della maglia bianconera, Big Mac totalizza pochissime presenze e ancor meno gol con le maglie rosanero e blucerchiata. Poi arriva la svolta. La Sampdoria lo presta per sei mesi all’Empoli, in B, dove contribuisce alla salvezza della squadra toscana (segna anche il gol del 3-2 al 95’ della gara di ritorno del playout contro il Vicenza. Più decisivo di così è impossibile). Al termine del prestito, decide di rescindere il contratto con la Samp ed approdare definitivamente in quella che è diventata la sua nuova casa. Titolare fisso, sempre in doppia cifra in classifica marcatori, Big Mac è inamovibile. Insieme a Ciccio Tavano porta gli empolesi in A. E contro il Palermo, sua ex squadra, segna il primo gol in Serie A di questa sua nuova storia, portando alla prima vittoria nel massimo campionato Sarri. Già che c’è, lo segna di tacco. 

Panagiotis Tachtsidis (Hellas Verona - Cagliari 1-0)
“L’allievo supera il maestro” non rende a sufficienza la situazione che si vive tra Hellas e Cagliari. Sembra tutto pronto per lo 0 a 0, quando Tachtsidis tira fuori dal cilindro un colpo da biliardo ed impallina Cragno, portiere del Cagliari. Fino a qui tutto normale. Ma Panagiotis sta impallinando in quel momento Zdenek Zeman, l’unico (oltre a Mandorlini) che gli abbia dato fiducia e lo abbia fatto giocare contro l’opinione di tutti. E non con una maglia qualsiasi, ma con la maglia della Roma, nella stagione che doveva essere del riscatto dopo la debacle di Luis Enrique (oggi al Barcellona, nrd). E la stagione di Zeman è un flop ancora peggiore, ma il vecchio ceco schiera sempre Tachtsidis, nonostante le proteste dei tifosi e i dubbi della stampa. Zeman poi verrà esonerato ed il giovane greco prima troverà la panchina, e poi il prestito. Ognuno va poi per la sua strada, e le vie si incrociano nello stadio di Verona, dove il tiro di Tachtsidis spinge nuovamente giù dalla torre il maestro, che già ci si era buttato anni fa pur appunto di non dover sacrificare il pupillo. Non male come ringraziamento, no?

FLOP

Arbitro Rocchi (Juventus - Roma 3-2)
Non c’è dubbio, il vero protagonista di quella che sarebbe potuta essere la più bella partita della stagione, anzi, che sarebbe dovuta essere tale, è l’arbitro. Gianluca Rocchi di Firenze ha inciso sulla partita con ogni fischio dato e non dato, perdendo il controllo del match fin dalle prime battute ed inanellando una lunga serie di errori. Prima le statistiche: la partita termina con tre rigori fischiati, due espulsi ed un gol (quello decisivo) in possibile fuorigioco. E su tutti questi elementi si può discutere. Certo, Rocchi (votato 10^ miglior arbitro al mondo nel 2013) è sfortunato a trovare tanti elementi di discussione in un'unica partita, peraltro la più decisiva della stagione. Ma l’impressione che tutti hanno è che il direttore di gara non riesca a controllare i giocatori. Troppi falli, cambia metro di giudizio in continuazione, decisioni tardive ed incerte, non appena i calciatori si accorgono della paura dell’arbitro, ci si buttano a capofitto. Gli interventi duri si susseguono, le proteste sono innumerevoli. Ed ecco due rigori regalati, uno per parte (quello su mani di Maicon, che non è né mani né in area, e quello di Lichtsteiner su Totti). La partita si incattivisce, e l’arbitro è una barchetta di vimini in balia dell’oceano in tempesta. Impossibile porvi rimedio. Non entrerò nel merito di chi è stato avvantaggiato o danneggiato di più. Certo però è che Rocchi non arbitrerà più big match per un bel po’. E pensare che Rizzoli (miglior arbitro italiano e mondiale) arbitrava Empoli – Palermo…
Fonte: calciomercato.napoli.it

Difesa dell’Inter, di nuovo (Fiorentina - Inter 3-0)
Qualcosa si deve essere rotto nel giocattolo di Mazzarri. Da difesa quasi mai battuta (un gol nelle prime giornate) a sette reti subite nelle ultime due partite, contro Cagliari e Fiorentina. Due sconfitte consecutive, e solo un gol fatto, sono numeri da squadra in enorme difficoltà. L’avversario di turno (viola di Montella, non proprio una squadra semplice da affrontare) trova spazi in ogni dove, e l’unica diga è Handanovic che ferma ciò che può. Persino Tomovic salta la difesa e segna in azione personale. Direi che è indicativo.

Palermo (Empoli - Palermo 0-3)
Fonte: gazzetta.it
Ecco. Proprio di Empoli – Palermo si parla. L’Empoli centra la sua prima vittoria in A di questa stagione, con Sarri che centra la sua prima vittoria in A in carriera. E contemporaneamente il Palermo di Iachini centra la terza sconfitta stagionale, prende il 12^, 13^ e 14^ gol in questa stagione (di cui 10 subiti nelle ultime tre partite) e rimane a secco di gol per la seconda partita consecutiva. Ah già, è anche ultimo in classifica, a tre punti, ottenuti con tre pareggi. Zamparini ha licenziato allenatori per molto meno.


Marco Pasquariello


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