Music
Inspired by the Life and Times of Scrooge:
il primo album solista del tastierista dei Nightwish, basato sulla
Saga di Paperon De Paperoni
di Don Rosa
Nel 1992, in Finlandia,
il cartoonist americano Don Rosa pubblica il primo capitolo di
un’opera che cambierà la sua vita e segnerà la storia del fumetto
e della letteratura: The Life and Times of Scrooge McDuck, che
verrà pubblicato negli Stati Uniti solo due anni più tardi. In
Italia la prima edizione è su Zio Paperone, leggendario
mensile Disney Italia dedicato alla pubblicazione dell’opera omnia
di Carl Barks, nel 1995 (io avevo 5 anni, e ricordo il momento in cui
lessi il primo capitolo della Saga come fosse ieri), con il titolo La
Saga di Paperon de Paperoni.
La Saga racconta
le avventure giovanili di Zio Paperone (Uncle Scrooge McDuck),
personaggio creato proprio da Barks nel 1948, ma lo fa in modo
completamente originale e rivoluzionario.
Le storie di Barks, da
cui Rosa trae ispirazione (e anche informazioni), per quanto in
qualche modo collegate tra di loro, non hanno una continuity interna
e non sono collocate in un preciso momento temporale (generalmente si
assume che si svolgano negli anni della pubblicazione, quindi gli
anni ‘50, ma in alcune storie si vede un’ambientazione
futuristica che fa presumere che si svolgano, appunto, nel futuro);
lo stile di Barks come disegnatore, inoltre, è piuttosto essenziale,
per quanto spettacolare nella rappresentazione dei paesaggi.
La storia di Rosa,
invece, stravolge tutto ciò: le storie sono collocate in un preciso
momento temporale (dal 1877 al 1947), con riferimenti a personaggi e
fatti reali e storici (su tutti, spicca Theodore Roosevelt) e
lo stile di Rosa è particolareggiato e dettagliato, senza perdere
però il senso di meraviglia che contraddistingue Barks. Inoltre, lo
stile di scrittura è assolutamente diverso: l’approccio di Rosa è
simile ai fumetti di supereroi, trasformando Zio Paperone quasi in un
“superpapero con superproblemi”, o ai romanzi di avventura di
fine ‘800, spesso con un approccio quasi poetico nei dialoghi.
Rosa, poi, introduce la
mortalità nel mondo Disney, e la rappresenta vividamente: entrambi i
genitori di Paperone muoiono durante la Saga.
Nel primo capitolo viene
raccontato come Paperone guadagna la sua prima moneta, il decino
Numero Uno, che spesso viene definito erroneamente (specie
nelle storie italiane – orrore degli orrori!) il suo portafortuna:
in realtà, il decino è l’ispirazione per tutto ciò che
Paperone ha fatto in vita sua.
Particolarmente evocativo
e poetico è poi l’ottavo capitolo della Saga, “Il Re del
Klondike” (“The King of the Klondike”), che racconta di come
Paperone abbia iniziato a costruire la sua fortuna, e al tempo stesso
a distaccarsi sempre più dai valori che lo avevano animato fino ad
allora, portandolo a ritrovarsi, come raccontato nei capitoli
successivi, infine, solo e desolato.
Nel dodicesimo capitolo,
infine, Paperone ritrova il nipote Paperino (figlio di sua sorella
Ortensia) e conosce i suoi nipoti Qui, Quo e Qua, che gli
restituiscono la vitalità di un tempo e gli donano le energie per
continuare ancora le sue avventure.
Dopo la fine della Saga,
Rosa pubblicherà altre storie a tutti gli effetti integrabili in
essa, così come è collegabile “L’ultima slitta per Dawson”
(“The Last Sled to Dawson”), pubblicata qualche anno prima.
Alcuni anni dopo, Rosa pubblicherà un disegno in cui è
rappresentata la data di morte (ipotetica) di Paperone: il 1967.
Nel 1995 Rosa vince
l’Eisner Award (l’Oscar del fumetto) per la miglior serie
(evento eccezionale per una pubblicazione Disney).
Don Rosa e Tuomas Holopainen (non devo dirvi quale dei due è il metallaro, vero?) |
Nel 2013, il tastierista
dei Nightwish, formazione Symphonic Metal Finlandese,
Tuomas Holopainen, dichiara di voler iniziare a lavorare su un
progetto che ha in mente da quattordici anni: un concept album
ispirato alla Saga di Rosa. Per quanto il fatto possa sembrare
eccezionale (e, almeno per me, commovente), in realtà si spiega
facilmente: le storie di Rosa, in Finlandia, sono profondamente
radicate nella cultura. Rosa stesso, tempo fa, ha dichiarato che
mentre in America nemmeno il suo vicino sapeva che mestiere facesse,
in Finlandia la gente lo fermava per strada. Infatti, Rosa ha
collaborato con Holopainen, disegnando la copertina dell’album e
fornendo gli sketch originali del 1992. Insomma, l’11 aprile
l’album (Music Inspired by the Life and Times of Scrooge) è
uscito, io l’ho ordinato, l’altro ieri è arrivato e ieri l’ho
ascoltato.
E mi sono commosso.
Non posso giudicare
l’album in maniera obiettiva (posso dire, però, che c’entra
molto poco col metal dei Nightwish): l’unica cosa che conta è che
Holopainen ha centrato in pieno l’obiettivo. Dall’album si sente
chiaramente quanto abbia adorato Rosa da ragazzo e quanto gli sia
rimasto nel cuore, colpendo al cuore anche tutti noi che l’abbiamo
letto. L’album è il compendio perfetto (lo ribadisco:
perfetto) alla Saga.
Per questo, chi non l’ha
letta non potrà mai ascoltare e comprendere tutta la bellezza che
quest’album sprigiona.
Il mio consiglio, quindi,
è di andare in libreria e comprare La Saga di Paperon De Paperoni
(o di andare in biblioteca e prenderlo in prestito), prima ancora di
ascoltare questo disco.
(psst! Qui potete vedere
il video del primo singolo dell’album, “A Lifetime of Adventure”,
con Don Rosa che disegna: http://www.youtube.com/watch?v=JWwSVOo5K_k
e se siete sensibili vi potete commuovere come ho fatto io.)
Nessun commento:
Posta un commento