Come definire il rinvio del
pagamento dell'IMU se non palliativo? Quale effetto benefico può avere la sospensione di una tassa, che fino a prova
contraria dovrà comunque essere pagata, per le casse statali e per quelle dei
contribuenti?
Il fatto che questo sia il primo
argomento concretamente trattato dal governo Letta fa intuire quello che molti
temevano: siamo davanti ad un governo “ostaggio” di Silvio Berlusconi, che può
decidere di staccare la spina da un momento all'altro con il vantaggio, molto
rilevante, di non dover mettere la propria faccia davanti a fallimenti o
decisioni impopolari. La questione IMU imposta come primo provvedimento da
attuare in cambio della fiducia al governo stesso è la prova di forza dell'ex
premier, desideroso, in tempi di continua campagna elettorale, di sfoggiare il
trofeo di “colui che ha tolto una tassa ingiusta a tutti gli italiani”. Letta
non ha potuto fare altro che dire “obbedisco”, vista la precarietà della sua
posizione, quella di un uomo messo dal proprio partito alla guida di un governo
figlio di una curiosa tendenza del suddetto partito di fronte a importanti
scelte strategiche: sbagliarle. Tutte.
Ma non parlerò delle manie
autodistruttive del PD in questo articolo. La questione fondamentale non è
nemmeno l'assurdità di questo palliativo fiscale. Se anche venisse rimossa
completamente l'odiata tassa sui beni immobili sarebbe solo una boccata di
ossigeno per un malato terminale. Le poche centinaia di euro risparmiate non cambierebbero
comunque più di tanto il destino di famiglie di cassintegrati, disoccupati,
precari, esodati. Il problema continuerebbe a sussistere. Il mercato del lavoro
sta collassando inesorabilmente. Non ci sono segnali di ripresa, le imprese
chiudono e i lavoratori rimangono disoccupati. Questa crisi ha avuto il merito
di ricomporre la frattura tra capitale e classe operaia, con operai e
imprenditori insieme sulla stessa tragica barca. Il poco denaro presente nelle
casse dello Stato dovrebbe essere destinato lì, al rilancio del mondo del
lavoro, indispensabile per un'economia reale che boccheggia. Invece non godrà
nemmeno del palliativo IMU, poiché la sospensione non è prevista per gli
immobili lavorativi come capannoni o negozi.
Inoltre non bisogna dimenticare
che nel mese di luglio dovrebbe scattare l'aumento dell'IVA dal 21% al 22% ,
che andrebbe ad incidere indistintamente sui consumi, danneggiando
ulteriormente ad esempio quelle famiglie che non hanno un'abitazione di loro
proprietà quindi non godrebbero nemmeno della sospensione o dell'annullamento
dell'IMU. Inoltre un aumento dell'imposta sui consumi porterebbe ad una miriade
di altri problemi per il mercato: diminuzione dei consumi, diminuzione della
domanda di beni e di conseguenza del lavoro, maggiore propensione all'evasione.
Si stima che l'annullamento dell'IMU sulla prima casa porterebbe circa 4
miliardi nelle tasche dei loro proprietari. L'aumento dell'IVA andrebbe a
pesare su tutti i consumatori per 2,1 miliardi
nel 2013 e 4,2 miliardi nel 2014. Se si seguisse questa strategia, a pagare
maggiormente sarebbe quella parte di popolazione che non possiede un'abitazione
propria. E che non fa parte dell'elettorato PDL, a voler essere maliziosi. Ma
anche senza essere maliziosi, pare fin troppo evidente che l'imposizione del
Cavaliere di questa manovra dei connotati populisti porterebbe qualche
vantaggio nel breve termine ma molti svantaggi nel medio-lungo periodo. L'unica
a guadagnarci sarebbe proprio la popolarità di Berlusconi poiché anche in caso
di misure impopolari approvate dalla sua stessa compagine politica sarebbe come
sempre abile a districarsi ed evitare responsabilità, magari togliendo pure la
fiducia al governo, come è accaduto qualche mese fa con Monti.
Ma non scopriamo certo oggi
l'irresponsabilità politica di Berlusconi. Quello che purtroppo emerge oggi è
che anche questo nuovo governo che dovrebbe avere come cardine la
responsabilità nazionale (anche se sarebbe più appropriato parlare di senso di
colpa, visto che questo governo tragicomico di larghe intese è figlio del
fallimento di PD e PDL nel proporre un assetto bipolare credibile) continui
invece a gettare polvere negli occhi dei cittadini, sperando di mascherare
un'incapacità di riformare e riformarsi (che forse è ancora più spaventosa
della crisi stessa) con qualche euro in più nelle tasche di chi potrà godere di
questa sospensione. Come se volessero comprare il silenzio e il consenso della
popolazione con qualche soldo in più per le vacanze estive. Come se si volesse
stimolare la pancia degli elettori sperando che questo offuschi il cervello.
Come somministrare un palliativo ad un malato terminale.
Fabrizio Mezzanotte
Nessun commento:
Posta un commento