Calcio - Top & Flop della 20^ di Serie A

TOP


Paul Pogba (Juventus – Chievo 2-0)
Pogba juventus chievo

Mino Raiola, il suo agente, nonchè di altri “grandi” del calcio mondiale, (che nei giorni scorsi si è candidato come successore di Blatter alla Fifa), ha dichiarato che Paul vale più di 100 milioni, che vale più di Messi e di CR7, che per il momento non si muove da Torino, ma nel calcio non si sa mai.  E parliamoci chiaro: potrebbe aver ragione. Non discuto sul fatto che 100 milioni di euro per le prestazioni lavorative di un uomo siano una cifra, per così dire, importante. Ma il mercato calcistico, si sa, è questo, e Paul Pogba all’interno di questo mercato rappresenta uno dei picchi. Lui stesso però, dopo la partita contro l’Hellas, a specifica domanda ha risposto “Valgo zero euro, penso a lavorare ogni giorno e dare tutto sul campo.” Guardando la partita tra Juventus e Chievo, Pogba sembra effettivamente dare tutto sul campo e non essere un ragazzo di ventun anni. Il gol è una perla, che ricorda i movimenti da trequartista di un altro francese passato in bianconero qualche anno fa, e con una carriera stellare macchiata proprio all’ultima partita con una testata in una partitella, giusto la finale dei Mondiali. Ma il gesto atletico più impressionante secondo me arriva in occasione della seconda rete, quella di Lichtsteiner. Se avesse segnato in quel modo, anche lui avrebbe dovuto ammettere di valere qualcosa di più di zero. 

Alejandro Rodriguez (Parma – Cesena 1-2)
L'uomo decisivo del Cesena é partito dalla panchina. E difficilmente si può parlare di più decisivo di Rodriguez, che ha siglato la vittoria del Parma, avversario diretto per la salvezza, non una, ma due volte. Un gol lo ha segnato ieri, consegnando i tre punti al Cesena, che stava per fare la frittata con un assurdo autogol di Cascione. E l'altro Alejandro lo ha segnato esattamente un girone fa, alla prima giornata, contro il Parma, condannando così gli avversari emiliani ad un pesante bilancio per gli scontri diretti. Alejandro pare avere una speciale predilezione per la squadra di Donadoni, tanto da avere segnato in totale solo tre gol in questo campionato: oltre ai due al Parma, solo una rete al Palermo. Rodriguez non é nuovo a reti decisive, avendo contribuito alla promozione nella scorsa stagione con 8 reti. Se il Cesena si salverà, lo dovrà anche a Rodriguez.

Duje Cop (Cagliari – Sassuolo 2-1)
duje cop cagliari
Con una rete al Sassuolo si é presentato al calcio italiano un giovane giocatore su cui avevano messo gli occhi le grandi potenze del calcio italiano. Magari non lo osservavano con attenzione, perché il Cagliari se lo é aggiudicato senza particolari difficoltà: ha infatti approfittato del momentaccio economico della Dinamo Zagabria per aggiudicarsi il capocannoniere del campionato croato. Nella scorsa stagione Duje, figlio di Davor, attaccante nell'Empoli degli anni '80, ha segnato 22 reti, e in questa ne ha totalizzate 12 in 15 partite. Ok, é il campionato croato, ma Cop di classe ne ha, tanto da poter giocare indifferentemente in attacco o su entrambe le fasce. In più ha segnato anche in Champions e ha esordito in Nazionale maggiore. Il gol contro i neroverdi é molto bello, ma il grande pregio del croato é la grande mobilità che riesce a dare all'attacco, caratteristica che lo accomuna al suo allenatore, sir Gianfranco Zola.


FLOP


Philippe Mexes & Riccardo Montolivo (Lazio – Milan 3-1)
mexes milan rissa mauri

Non credo esistano esempi migliori dello stato psicofisico dei giocatori e di tutto l’ambiente Milan. Partiamo da Montolivo. La sua assenza ha messo in totale crisi Prandelli e la Nazionale ai Mondiali, mentre ora l’inflessione dei rossoneri è coincisa proprio con il suo rientro. E nella partita con la Lazio il cattivo stato di forma e le difficoltà psicologiche si sono viste tutte, con questo sciagurato retropassaggio che favorisce il gol di Klose. Tutta la partita è condita di errori e imprecisioni, ci sono vari momenti in cui Riccardo non riesce a trovare nessuno a cui passare la palla e vaga per il centrocampo. L’altro esempio è Philippe Mexes. E’ vero, non è nuovo a episodi del genere (qui il video integrale), ma il nervosismo è palese. La considerazione, che hanno fatto tutti nel post partita, è anche un’altra: Mexes è il giocatore più pagato del Milan, con quattro milioni a stagione. E la lettera scritta dalla Curva Sud alla società ricalca questo fatto, cioè un mercato che negli ultimi anni si è basato più sui nomi, strapagandoli, che sull’effettivo valore. Che Mexes, che per metà stagione non ha giocato e che ora non giocherà, un po’ per scelta societaria (escluso dalla Coppa Italia) e un po’ per l’ingente squalifica, sia il giocatore di punta per peso economico fa riflettere. 

La situazione drammatica del Parma (Parma – Cesena 1-2)
cassano tifoso parma
Vedere una squadra italiana come Parma in queste condizioni fa male a tutti gli amanti della Serie A. Prima una società a rischio fallimento, poi la cessione al misterioso pool russo-cipriota. Poi ancora i dubbi sulla presidenza, alla fine affidata nei giorni scorsi al 29enne albanese Ermir Kodra, che ricopre anche le cariche di amministratore delegato e direttore tecnico. A questo già intricato mix aggiungiamo Cassano, che prima mette in mora la società per i mancati pagamenti (notizia smentita dalla società stessa) e poi al termine della partita con il Cesena va a parlare con i tifosi, salvo rescindere il contratto il giorno successivo e lasciare la squadra. Pietro Leonardi, direttore sportivo, ha anche avuto un malore nella mattinata di lunedì., causato dallo stress. E sotto questa confusione, l’abisso nero della Serie B, sempre più vicino. Perché la sfida contro il Cesena suonava proprio come un dentro/fuori, e l’averla persa non aiuta certo il morale già provato. Nel primo tempo il Parma ha avuto anche il merito di provarci, ma nemmeno il momentaneo pareggio, ottenuto grazie ad una autorete grottesca di Cascione, sarebbe stato meritato. I tifosi, al termine della partita, hanno preteso spiegazioni, e dopo il confronto hanno detto alla squadra di non scendere in campo a meno che la società non versi le mensilità mancanti, esprimendo piena solidarietà ai giocatori. Ma in queste condizioni di caos generale la solidarietà dei tifosi potrà dare fiducia e speranza alla squadra? Mancano solo 18 partite, e al Parma mancano 31 punti alla salvezza matematica. Sarebbe una impresa difficile in ogni caso, ma in queste condizioni diventa realmente una impresa titanica. 

L’Empoli, ovvero giocare bene senza segnare (Empoli – Udinese 1-2)
E’ sinceramente un peccato mettere l’Empoli tra i flop. E non perché io tifi Empoli, ma perché è una delle squadre che gioca meglio a calcio in Italia. Eppure si trova nei flop. Perché? Per un motivo molto semplice. Non segna. Mai. Almeno su azione, perché il gol di oggi è arrivato su rigore e l’ultima rete, segnata contro la Fiorentina quattro giornate fa, è arrivata da calcio d’angolo. E il marcatore, Tonelli, difensore centrale, è anche il capocannoniere della squadra, con quattro reti. Tutte arrivate da palla inattiva. Come anche le reti di Rugani, altro difensore centrale, nel giro della Nazionale. L’Empoli, che in classifica è messo maluccio, ha totalizzato tre vittorie e dieci pareggi (di cui quattro a reti bianche) su venti partite. Totalizzare 19 punti segnando solamente 18 reti non è male, e quindi ci deve essere qualcosa oltre l’attacco che fa girare bene la squadra. Se Sarri riuscirà a fare solo qualche gol in più e a finalizzare tutte le belle azioni che la squadra crea, l’Empoli si salverà senza problemi. Altrimenti, vedremo una delle più belle realtà del calcio italiano scivolare in Serie B. 



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