Grecia: la vittoria di Pirro

Wikipedia dice: “Una vittoria di Pirro o vittoria pirrica è una battaglia vinta a un prezzo troppo alto per il vincitore, tanto da far sì che la stessa scelta di scendere in battaglia, nonostante l'esito vittorioso, conduce alla sconfitta finale. L'espressione si riferisce a re Pirro dell'Epiro, che sconfisse i Romani a Eraclea e Ascoli Satriano, rispettivamente nel 280 a.C. e nel 279 a.C., ma sostenendo perdite così alte da essere in ultima analisi incolmabili, e condannando il proprio esercito a perdere la guerra pirrica”. 
Il referendum greco che una settimana fa aveva rigettato in faccia alla Troika (a me piace il vintage, quindi continuerò a chiamarla con il vecchio nome) le condizioni “lacrime e sangue” che aveva imposto al governo di Alexis Tsipras, rischia, a poche ore dall’uscita del nuovo accordo, questa volta definitivo, di passare alla storia come un successo del tutto ininfluente ai fini del risultato. il popolo greco (e Syriza) hanno sconfitto i creditori internazionali, ma hanno pagato un prezzo troppo alto per ottenere il loro scopo. 
Un Alexis Tsipras affaticato ritorna ad Atene dopo aver trovato l'accordo con l'Eurogruppo-Fonte: TheGuardian
A poche ora dall’accordo sembra che l’Eurogruppo abbia ottenuto il suo scopo: imporre al Premier greco condizioni drastiche per il risanamento della situazione economica, e creare una spaccatura pesante, e forse questa volta totale, nel partito dello stesso Tsipras. Il quale, oltre a dover pagare un prezzo altissimo per una vittoria che ha portato, paradossalmente, più a danni che a benefici, dovrà pagare uno psicologo bravissimo ai parlamentari della stessa Syriza. La strategia pianificata per affrontare il dibattiti parlamentare dovrebbe prevedere la classica dottrina della “obbedienza al partito”. Il fronte però non sembra così compatto, in quanto molti esponenti della sinistra interna hanno assolutamente bollato l’accordo tra le parti come una sorta di catastrofe. Il terapista servirà più che ad ogni altro a quei membri del parlamento e del partito che voteranno si, perché in aula si troverebbero a sostenere l’intesa sia con i socialisti del Pasok che con Nuova Democrazia, ovvero i principali responsabili del disastro ellenico e promotori indefessi del patto con i creditori. Questo significherebbe buttare nel cestino della spazzatura tutta la linea politica della quale si erano fatti promotori.
C’è chi dice che con questo accordo, Tsipras potrà riabilitare la sua immagine agli occhi degli osservatori politici internazionali, passando da una immagine da sinistra barricadera e populista (alcuni gli hanno dato del chavista, non si sa con quale motivazione) a quella di un leader riformatore e moderato in grado di traghettare la Grecia fuori dal pantano. La cosa che invece sembra più saltare all’occhio è che questa intesa raggiunta non è altro che la vittoria raggiunta dalla BCE, dal FMI e dalla UE nell’imporre una linea ancora più severa di quella che il popolo greco aveva rifiutato attraverso lo strumento delle urne. I cittadini e il loro premier hanno conseguito una vittoria totalmente effimera ai fini del risultato finale, forse sapendo perfettamente che questo apparente trionfo sarebbe stato inutile. La vittoria del “no” non ha fatto altro che lanciare un messaggio alla sponda rivale: nonostante perderemo la guerra, faremo di tutto per tenervi ancora testa, con tutti i sacrifici possibili. E ora, come afferma Paul Krugman, il passo finale di questo accordo sembra essere stato raggiunto con la capitolazione finale del re Pirro di turno, cioè lo stesso popolo greco. 

Considerando l’accordo che è stato trovato tra le parti in causa, era meglio se Alexis Tsipras avesse accettato il primo piano di salvataggio presentato dai creditori? I rumors intorno alla questione ovviamente terranno campo per i prossimi giorni, e le prossime settimane. La cosa certa sarà che non sapremo esattamente sarà quale prezzo pagherà effettivamente la Grecia per il prossimo periodo a causa del suo successo così dispendioso. Probabilmente abbiamo il timore di sapere quale sarà il risultato.



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