La sfida di Pagella Politica: il crowdfunding per smascherare le bugie dei politici

Sono in molti a pensare che spesso i politici alterino il passato e il presente in maniera strumentale. C’è chi è al governo, che ha tutto l’interesse di valorizzare i dati positivi espressi dagli istituti statistici, o chi sfrutta l’attualità per rafforzare l’attività di opposizione. Quello che talvolta viene dimenticato è che esiste un team giovanissimo e molto preparato formato da dieci ragazzi che, ogni giorno, seleziona le dichiarazioni dei politici e le verifica utilizzando numeri, dati, leggi. Sto parlando della redazione di Pagella Politica, progetto indipendente di fact-checking  che, dal 2012, smaschera tutte le bugie dei politici italiani e non, perché -si sa- hanno le gambe corte. Non solo “panzane pazzesche”, ma c’è anche chi si merita un “pinocchio andante”, “c’eri quasi”, “Nì” e “vero”: queste le categorie utilizzate dalla redazione che ha ricevuto riconoscimenti dai principali media italiani ed europei. 

pagella politica panzana pazzesca


Oggi il progetto vuole crescere e, per farlo, Pagella Politica ha lanciato una campagna di crowdfunding su Kickstarter per poter realizzare almeno 5 brevi video animati. Toccherà alla mascotte Pollock trovare le peggiori “panzane pazzesche” della classe politica italica e smascherarle. L’obiettivo? Ottenere sempre più risposte e smentite dai diretti interessati!
Per scoprire tutto sulla campagna, che si concluderà tra 10 giorni, abbiamo fatto due chiacchiere con Alexios, che ha risposto a tutte le nostre curiosità.

Come è nata l’idea di finanziare parte del vostro progetto attraverso il crowdfunding, utilizzando Kickstarter disponibile solo da qualche tempo in Italia?
Per sviluppare la mini-serie di Pollock l’acchiappa-panzane ci siamo affidati al crowdfunding per due ragioni (oltre a quella più ovvia: altrimenti non avremmo avuto i fondi necessari!). La prima era vedere se l’idea piaceva anche ai nostri lettori o se era una cosa che ci saremmo finiti per vedere solo noi. Non c’è conferma più sicura del fatto che qualcuno ritiene che un’idea sia buona del fatto che ci investa qualche soldo. In secondo luogo crediamo che questi video avranno un maggiore impatto quando saranno rilasciati perché frutto non solo dello sforzo editoriale dei giovani professionisti che animano il progetto ma anche dello sforzo economico dei lettori.

Come avete scelto le ricompense, che vanno da un ringraziamento social speciale alla possibilità di scegliere la dichiarazione da verificare, per ringraziare i vostri sostenitori? 
Non è stato semplicissimo. I crowdfunding di maggior successo solitamente sono per sviluppare un gadget o un videogioco e quindi le ricompense sono collegate. In questo caso il prodotto è “intangibile” e la principale ricompensa deve essere la soddisfazione di aver reso possibile questa cosa. Detto ciò le nostre tazze personalizzabili stanno riscuotendo successo, evidentemente c’è un po’ di panzana nelle vite di ognuno di noi.

Come ha reagito il vostro pubblico all’idea dei video e del finanziamento online? Vi hanno scritto qualche commento particolare? C’è qualcuno a cui proprio l’idea non è piaciuta?
Al momento di insulti non ne abbiamo ricevuti (c’è sempre tempo). C’è da dire anche che in tre anni di attività non abbiamo messo una pubblicità che fosse una sul nostro sito e i lettori capiscono che non è che ci si può reggere in piedi solo con la buona volontà.

L’obiettivo sembra a portata di mano, mancano dieci giorni alla fine e i vostri follower hanno risposto con entusiasmo. Ve lo aspettavate?
Sshh non dire “gatto”… In ogni caso siamo molto contenti di come sta andando la campagna. Anche perché, di nuovo, stiamo proponendo di fare una mini-serie sulla politica non un orologio che ti fa il caffè. Guardando a quello che hanno ricavato altri fact-checkers in giro per il mondo dalle campagne crowdfunding (vedi ad esempio PolitiFact, che per il fact-checking ha vinto il Premio Pulitzer) se raggiungeremo l’obiettivo ne saremo contenti.

Siete ambiziosi (e fate bene vista la qualità delle vostre analisi), sperate quindi di ottenere qualche smentita dai politici che hanno sparato la loro “panzana pazzesca”, ma vi è già capitato di ricevere qualche risposta, pubblicamente o privatamente?
Fortunatamente sì, anche se non spesso quanto vorremmo. Proprio nel video della campagna presentiamo tre risposte ricevute, da Di Maio, Meloni e Zingaretti. Altre volte abbiamo ricevuto risposte infuocate (vedi qui). Proprio perché vorremmo aumentare il numero di correzioni pubbliche puntiamo su Pollock. Puoi ignorare un’analisi piena di dati, ma come fai a far finta di niente se ti corregge un polletto sgangherato? 

A chi vi segue e a chi, magari, vi ha scoperti solo ora cosa direste per convincerli a sostenervi?

In Italia non si risparmiano le critiche al mondo dell’informazione e a quello della politica. Noi di Pagella Politica non ci illudiamo certo di rivoluzionare né l’uno né l’altro con la nostra web-series. Ma possiamo dare un piccolo segnale di cambiamento. Se chi legge crede che quale che sia la propria ideologia, prima di tutto bisogna partire dai dati corretti, sostenga la nostra campagna!

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