Dante quasi mille anni dopo: un'intervista in neovolgare a Feudalesimo e Libertà

Conoscete tutti quel partito politico, nato e cresciuto nell'Internet, facente capo ad un unico, incontestabile, individuo?
No, non quel... Colpa mia, troppo vago. Ricominciamo.
Conoscete tutti quel manipolo di ragazzi sardi che gira l'Italia in abiti brancaleoneschi per promuovere il ritorno al modello politico feudale, e che dalla pagina Facebook proclama la volontà dell'Imperatore? Bravi, i ragazzi di Feudalesimo e Libertà. Li abbiamo incontrati qualche tempo fa allo Svilupparty a Bologna, dove si trovavano per presentare La Divina Commedia quasi mille anni dopo, scritto per volontà dell'Imperatore e illustrato da Don Alemanno. Dopo averci inflitto cento nerbate poiché nessun plebeo può chiedere udienza all'Imperatore, hanno cordialmente risposto alle nostre domande... in neovolgare.



Com'è lavorare per l'Imperatore?
Bellissimo! Lo Imperatore est come lo melior Pater che si puote habere, justo et misericordioso, ma che non lesina a fustigarci nella schiena ogne qualvolta non facciam come Elli comanda.

Come è nata l'idea di riscrivere Dante?
La Comedia dell'Alighieri est una opera de magno pregio che vuol mostrare alli homini quel che accade una volta avvenuto lo trapasso. Tuttavia, abbiam ritenuto che necessitasse d'un aggiornamento per far capir alli homini moderni quale sarà lo lor destino se continuan a comportarsi nella maniera, spesso aberrante, con cui seguitan a viver oggigiorno.

Cos'ha in comune il vostro Durante con l'originale e in cosa si differenzia?
Lo nostro, che s'appella “Durante”, è molto simile esteticamente all'Alighieri. Anch'elli s'est smarrito, perdendo la fede nella politica et nel ruolo dello suo partito, Feudalesimo e Libertà, che non riesce a prender lo potere a causa dello becerume dell'humanitade moderna, che preferisce vivere di Ego-Phoni. Durante, a differenza dello suo antenato, est stato corrotto dalla modernità, anche se in maniera curabile. Ritroverà la retta via grazie allo suo viaggio, commissionatogli dallo Imperatore, et predicherà quella che est la Veritade riguardante il post-mortem allo volgo tutto, diffondendo codesto tomo.

Una delle chiavi del vostro successo, oltre alla fedeltà all'Imperatore, è sicuramente il neovolgare: com'è stato confrontarsi con il suo genitore linguistico?
Lo neovolgare utilizzato nello tomo est leggermente differente dal solito neovolgare di Feudalesimo e Libertà con cui ora scrivo, ma abbiam laborato affinché fosse un poco più dantesco, per quanto comunque assai differente dal linguaggio del Sommo Poeta. Cosa abbastanza ardua est stata comunque quella di metter insieme le tre esigenze principali: fare in modo che fosse comprensibile anche alla plebe; fare in modo che fosse originale; fare in modo che suonasse come dantesco. Siam comunque assai soddisfatti dello risultato et Lo Imperatore lo est, altrimenti ci avrebbe fustigato fino a ottenere un'opera consona allo suo Nomen.

La Divina Commedia è l'opera principe della letteratura italiana, la vostra riscrittura è più principesca o più serva della gleba?
Principesca ovviamente, non si dimentichi che li servi della gleba sono analfabeti! Approfittiamo per sottolineare che Feudalesimo e Libertà sostiene l'analfabetismo dilagante.

Nei piani dello Magno Sovrano c'è anche un videogioco sulla vostra Divina Commedia realizzato col supporto dei sudditi (chiamato dai sassoni "crowdfundig"), a che punto è il progetto ma soprattutto sarà più bello di Dante's Inferno?
Lo progetto sarà assai magno et partirà alla fiera 'Lucca Manoscripti et Ludi' (Lucca Comics and Games) a fine Ottobre, presso lo padiglione delli Giuochi. Lo

videoludo che ne uscirà sarà lo più pregevole mai realizzato, poiché Durante si farà largo nelli Inferi a suon di cazzotti et maniere forti contro li peggiori esseri delli nostri giorni: molti nostri politicanti, li vari homini di potere et tutti li peccatori moderni!

Matteo Cutrì

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